Si può abboccare all’amo della bellezzza?
Possiamo diventare noi l’esca della cultura?
L’uomo nuota in un mare, la vita, fatto di correnti, di profondità, di tempeste e di bonacce.
Spesso nuota ma più spesso galleggia; spesso ha una rotta ma più spesso va alla deriva.
L’acqua limpida ci restituisce l’immensità del mare, l’acqua torbida ci restituisce i nostri limiti, soprattutto quelli visivi rendendoci ciechi alle profondità.
Si può abboccare alla bellezza se non è appetibile, luccicante, conosciuta?
Scomodando Feuerbach, l’uomo è ciò che mangia, migliore sarà la sua “ alimentazione “ e migliore sarà la sua capacità spirituale.
Il nostro mare è pieno di esche “culturali” prelibate ma pochi sembrano abboccare, soprattutto tra quelli seduti ai tavoli meglio imbanditi.
E la sazietà di certi individui tanto contrasta con la bellissima voracità dei più giovani , così bistrattati e demonizzati..
A me piace dissimulare il mio mare di esche scarne, scure, rarefatte e a volte impalpabili, e sempre di più nuoto a farmi esca io stesso.
Luigi Grieco