Mani libere
La definizione hand free sta ad indicare la possibilità di fare qualcosa senza l’uso delle mani, si pensi alle telefonate specialmente durante la guida.
Indica quindi la possibilità che le mani vengano usate per fare comunque qualcosa d’altro.
Io invece quando penso alle mani le immagino sempre da sole, inoperose e vuote.
Mi piacciono tantissimo i “manufatti”, le cose “fatte a mano”, ma come prodotti dell’uso delle mani. Sono convinto che le mani vuote significano di più del loro essere semplici mani.
Mani sporche, liscie, curate, callose, strette, chiuse, aperte, rimandano direttamente a ciò che hanno fatto o non, gli esseri umani a cui appartegno.
A volte hanno la capacità di diventare invisibili, discrete, a volte importanti e irruente.
Le mani che hanno reso l’uomo l’animale che è sopravvissuto più a lungo nel tempo, perché attraverso di esse mettiamo in pratica la nostra intelligenza e comunichiamo nel migliore dei modi i nostri sentimenti.
Avere mani libere è sinonimo di libertà.
Se penso alle mani dei grandi fotografi le vedo sempre vuote e soprattutto senza la macchina fotografica, forse intente ad indicare qualcosa o a schermare gli occhi dalla luce del sole, oppure a disegnare nell’aria ricordi andati.
Anche perché ai grandi fotografi non servirebbe nemmeno una macchina fotografica se non fosse per renderci partecipi della loro visione del mondo.
Il mio augurio è quello di essere capaci di lasciare le mani libere di afferrare l’aria.
Luigi Grieco