
Orizzonte
Dovunque volgiamo lo sguardo incontriamo un orizzonte, un limite tra cielo e terra.
Un orizzonte che determina la nostra posizione relativamente ai luoghi geografici ma anche alle persone.
L’orizzonte come riferimento per i nostri paesaggi fotografici.
Ma l’orizzonte diventa anche un tramite rispetto a quello che c’è al di là.
Liceali memorie mi portano alla mente il cespuglio di Leopardi da oltrepassare..
Nelle mie prime fotografie di paesaggio, l’orizzonte rappresentava un punto fermo ( anche se si spostava quando cercavo punti di osservazione più interessanti) ma poi ho avuto presto la necessità di sfidarlo, di scoprirlo e sono nate le semplici fotografie ” tiltate”.
L’orizzonte nella vita di un individuo da statico diventa dinamico, si deforma, si dilata, si allontana o si avvicina, si sdoppia o addirittura scompare.
L’orizzonte come riferimento con la realtà del mondo, e ti aiuta a dare dimensioni nuove alla cose della vita.
L’orizzonte ci definisce, ci dà la precisa sensazione di essere il punto centrale dell’universo.
E’ dall’inizio della pandemia che subisco il limite dell’orizzonte Covid ; orizzonte che ha assunto soltanto il significato astronomico del termine.
E’ tempo di rinascere, di buttare di nuovo il cuore al di là di tutti gli ostacoli.
Ho voglia di riappropriarmi della libertà, della creatività, di avere la testa tra le nuvole.
Di essere sapiente oltre la conoscenza ed ” educare alla ricerca delle cose che possono nutrire l’anima” (Cit)
Luigi Grieco