L’altra sera mi hanno coinvolto in un viaggio, o meglio ho fatto un pezzo di strada insieme ad un sognatore.
Sono passato attraverso la riflessione e l’entusiasmo.
All’inizio inchiodato al seggiolino di pietra e lo sguardo calamitato dal palco del teatro romano e alla fine in piedi , come alleggerito, quasi danzando.
Ho fatto un viaggio nell’arte nei suoi aspetti più intimi ed anche in quelli più eclatanti, sul palco c’era Enzo Avitabile in compagnia di due musicisti.
Ma non c’era solo l’Avitabile musicista, c’era un sacerdote, un ministro dell’arte, ritrovandoci a respirare un’aria di sacralità ecumenica.
Avitabile rappresenta l’impegno, si schiera a difesa dei valori più profondi della civiltà :la cultura, la tradizione, l’accoglienza, la condivisione, la libertà.
E lo fa attraverso un linguaggio musicale, fatto di sonorità e atteggiamenti che si insinuano nell’animo dei fortunati spettatori fino a liberarli ed entusiasmarli.
E’ stato bello ritrovarsi nel teatro romano di Minturnae, di nuovo accogliente e condividere la speranza di un mondo migliore con tanti concittadini, questa volta si, erano in tanti.
Luigi Grieco