Da piccolo, ma molto piccolo, mi chiedevo sempre se esistesse un qualcosa che trattenesse il mare come i monti che alle mie spalle sembravano trattenere la mia terra. Si,sentivo che la terra dove poggiavo i piedi mi appartenesse mentre non sapevo bene cosa pensare di tutta quella massa che non ritenevo del tutto liquida, soprattutto quando la vedevo al mattino presto in compagnia di mio padre.
Quando mi introdussero alla mitologia collocai il mio mare, eravamo diventati amici negli anni, nel tempo di Omero dove Oceano era il limite di tutto e da cui emersero il cielo e la terra.
Terra e cielo che sembrano i protagonisti di tantissime fotografie, lo sono in effetti anche in molte mie foto ma sempre più spesso sono il palcoscenico dove si esibisce la vita.
Per dirla ancora con Omero , a volte sono il caos da dove emerge la bellezza.
l.g