Sei un fotografo e vuoi una opinione sulle tue fotografie?
Ci sono molti modi. Il più diffuso negli ultimi anni è entrare a far parte di qualche gruppo di qualche social network, postare i tuoi scatti e aspettare (e contare) i likes. Una equazione strampalata si fa largo nella tua mente e cioè: tanti likes= bella/buona fotografia.
Se è davvero così, mi dispiace, vorrei qui smontare un po’ la tua teoria.
La facilità con cui è possibile dichiarare il proprio gradimento in un social network, infatti, fa in modo che, generalmente parlando, chi guarda la fotografia risponda d’istinto, per cui la foto di un gattino riceverà maggiori likes di una foto che ritrae un ratto, anche se il gattino è ritratto male me il ratto benissimo.
La possibilità poi di commentare l’immagine fa dire ai più delle cose che spesso nulla hanno a che fare con il fotografare. In quei casi, dunque, l’opinione non ci arriverà per la fotografia pubblicata, ma per il soggetto che avremo ritratto. Se siamo coscienti di questo, ok. Sapremo quindi cosa pensano le persone del gruppo che avranno visualizzato la nostra fotografia in fatto di nostre capacità di scegliere i soggetti da ritrarre. Nulla o quasi sulle nostre capacità di fotografare.
Se ci preme crescere come fotografi e sentiamo di avere bisogno di un parere più mirato sui nostri lavori, possiamo sempre rivolgerci ad un professionista, stampare i nostri scatti migliori (che noi riteniamo tali per qualità, per significato, per intenzione comunicativa, ecc.) e portarli per una lettura portfolio (si chiama così questa specie di esame delle nostre opere).
Se non siamo affetti dal disturbo meta-cognitivo che va sotto il nome di Effetto Dunning-Kruger, potremmo fare tesoro di quanto il professionista ci dirà e ripartire da lì per evolvere sia tecnicamente che da un punto di vista espressivo-comunicativo.
L‘effetto Dunning-Kruger è, nello specifico, l’incapacità, da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere i propri limiti ed errori. Il possesso di una reale competenza, al contrario, può produrre la distorsione inversa, con un’affievolita percezione della propria competenza e una diminuzione della fiducia in se stessi. Se non ne siamo affetti, dicevo, considereremo i suggerimenti del professionista come preziosi e disinteressati (se lo farà a pagamento la tariffa sarà uguale sia che i tuoi scatti meritino una lode sia che non la meritino) e magari cominceremo a considerare di preparare il materiale per una mostra.
Questo è il vero confronto con il gradimento del pubblico. Mettere in mostra le proprie fotografie e raccogliere feedback, magari frequentando la mostra in incognita, se siamo timidi.
Insomma: meno likes e più confronto diretto, OK?
(m. p.)