



















Bunkers del Carmelo
Si anch’io mi sono ritrovato a posare il mio sguardo dall’alto ,sulle strade appena percorse per giungere al bunker del Carmelo.
Strade percorse a piedi, conquistando metri in altitudine senza però mai vedere la meta, un pò perché nascosta dai palazzi e anche perché gli occhi si posano senza sosta su momenti di vita coinvolgenti, a volte nuovi ,a volte già visti.
Così come sembrano già vissute in luoghi altri, le esperienze visive, olfattive, sonore in una città dai molti volti.
Siamo stati quasi i primi , Francesca ed io, ad arrivare al sito dei bunker costruiti pare negli anni 30 per ospitare i cannoni della contraerei.
Molti di questi bunker, non solo in Spagna, sono stati recuperati a funzioni diverse e resi fruibili come spazi espositivi o luoghi della memoria ( vedi i bunker di Mussolini a Villa Torlonia in Roma o i bunker di Soratte), come per andare oltre l’orrore delle guerre che paiono purtroppo non passare mai di moda.
E’ pur sempre un esercito quello che occupa il Bunker del Carmelo a Barcellona, ma un esercito armato di musica, birra, macchine fotografiche, smartphones e soprattutto di occhi ammaliati dal superbo panorama, ancora più magico al calar della sera.
Occhi spesso chiusi per lasciarsi andare o per sentire meglio l’appartenenza ad una umanità profonda e senza tempo.
Luigi Grieco