L’inizio è una promessa.
Nascendo, del mondo extrauterino vediamo prima di tutto la luce. Dapprima ferisce gli occhi poi, subito, ci permette di vedere il tondo del viso della madre, il tondo dei suoi occhi, il tondo dei suoi capezzoli. Nel primo riconosciamo l’origine, nei secondi vediamo noi stessi e nei terzi troviamo il nostro futuro. Un ciclo perfetto, di luce.
Parliamo di luce, qui.
Quella materiale, fatta di onde elettromagnetiche, la cui trasmissione è influenzata dall’assorbimento, dalla diffusione, dalla riflessione, dalla rifrazione e dalla diffrazione. Ma anche quella non propriamente materiale, fatta di cultura, di memoria, di immaginazione e perfino di spirito.
Questo è l’inizio del caffè fotografico di Image Studio che apre il suo blog nei giorni in cui apre anche le porte del proprio atelier ad una nuova funzione.
Nell’uno e nell’altro cercheremo di mantenere la promessa di parlare di fotografia e della luce che occorre a questa arte.
Luce che crea ombre, chiaro-scuri, effetti di controluce e riflessi.
Arte che racconta le ombre, le indaga, le svela e le accetta per quello che sono.
Che esalta i chiaro-scuri, le dualità, che gioca con il controluce disegnando i contorni di una idea il cui corpo è ancora tutto da scoprire, che ama i riflessi e riflette a sua volta semplicemente mostrando delle immagini da inattesi punti di vista.
Il programma
Perché non tutto può essere improvvisazione (ma che mondo sarebbe se non sapessimo anche improvvisare un po’?), stiamo lavorando ad un programma di incontri nel caffè fotografico e qui nel blog, dove li annunceremo e ne parleremo anche a posteriori, a incontri avvenuti.
Call to action
Il coinvolgimento delle persone è la nostra prima mission. Le vogliamo attive, culturalmente emotivamente e pragmaticamente all’azione, dentro, dietro, intorno alla fotografia. Saremo ospitali con chiunque vorrà fare parte di questo progetto, con cuore leggero, senza giudizio. E tu, cosa sei disposto a fare?
Monica Penitenti (mp)
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