Gli aspetti, diciamo così, esteriori, superficiali della realtà vengono raffigurati spesso usando le ” linee”, la geometria, che, usando le parole di Platone, è il modo più vero di rappresentare le cose in quanto inimitabile ed incorruttibile.
Ma tutto ciò che la geometria racchiude e con precisione misura in lunghezza, altezza e larghezza ci suggerisce tutto un mondo più profondo che si rivela spesso solo agli animi più sensibili e che sanno andare oltre l’apparente normalità delle cose.
In fotografia le linee, le geometrie, sono guide allo sguardo e gabbie da dove la nostra curiosità cerca di fuggire.
La composizione è mettere ordine tra le cose che riusciamo a vedere e prepararle per una decodificazione che è fatta da più livelli.
La fotografia come linguaggio universale.
La fotografia non può essere di parte e quindi sterile.
luigi grieco